18 giugno 2024

ABADIR SU DOMUS ECOWORLD

La Generazione Z è in cerca di una formazione inclusiva e in grado di far coesistere e decolonizzare: come costruire un corso di studi universitario davvero innovativo e aperto al cambiamento? Quali sono i temi imprescindibili per un curriculum a misura di crisi ambientale?

Su Ecoworld, lo speciale di Domus dedicato all’eco-sostenibilità nel design lanciato nel 2022 e allegato gratuitamente al magazine ogni anno nel mese di giugno, si parla di ABADIR. Educazione intersezionale è il titolo dell’articolo di Paola Carimati (a pagina 44) che si sofferma sul mondo della formazione attraverso quattro casi studio che approfondiscono il tema della sostenibilità negli allestimenti e nei progetti temporanei.


Pubblicato su Domus n. 1091, 2024 – Courtesy of Archivio Domus – © Editoriale Domus S.p.A.

È il caso di Design, Humanity and Nature, il progetto realizzato per il Salone Satellite del Salone del Mobile 2024: un’installazione e un libro che raccolgono una serie di output multidisciplinari realizzati dalle studentesse e studenti dell’Accademia, che esplorano il rapporto tra design, uomo e natura. Ma si parla anche di Let the City Speak e Librino Fuori Campo, due mostre organizzate nell’ambito del master di I livello in Comunicazione Visiva e Art Direction diretto da Mauro Bubbico, che indagano le aree marginali o spesso neglette della città di Catania, restituendo loro una voce.

ABADIR è l’unica scuola italiana presa in esame, insieme ad altri tre istituti pionieri nella ricerca di nuovi valori e pratiche progettuali a misura di cambiamento: l’IoA – Institute of Architecture dell’Università di Arti Applicate (die Angewandte) di Vienna, il Piet Zwart Institute della Willem de Kooning Academy di Rotterdam con il programma internazionale MIARD – Master Interior Architecture: Research + Design, e la HEAD – Haute École d’Art et de Design di Ginevra.

Tra le pagine di Domus Ecoworld, anche Odo Fioravanti, docente del master in Design Strategico e Direzione Creativa – Dalla Ford al Fard diretto da Vincenzo Castellana, che indaga il tema della plastica, uno dei materiali protagonisti del numero corrente insieme a legno, marmo e alluminio.


 

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