Accorciare le distanze tra la scuola e il mondo del lavoro
Il mercato del lavoro contemporaneo è un sistema dinamico e veloce: per accorciare le distanze tra il mondo della formazione e quello delle professioni creative è necessario osservare da vicino il territorio e le opportunità che esso offre e supportare gli studenti nella creazione di relazioni con le aziende e con il contesto in cui – sia durante che dopo il percorso didattico – si troveranno ad operare.
ABADIR promuove diverse forme di collaborazione con aziende ed enti pubblici e privati, con l’obiettivo di innescare un confronto reale tra i giovani designer in training e le realtà produttive: una di queste è il tirocinio curriculare, un’occasione per imparare a muovere i primi passi nel mondo del lavoro, per mettere a frutto le proprie competenze e per acquisirne di nuove. Lo stage è una componente essenziale del piano di studi ed è un momento chiave nella carriera – accademica e professionale – di ciascuno studente: oltre a favorire la trasmissione diretta dei saperi, infatti, è il primo passo verso la costruzione di una rete le cui maglie sono persone e luoghi e verso l’attuazione di pratiche virtuose che generino valore per se stessi e per il territorio.
Proposte di brand identity sviluppate da Giulia Aloisio e Elisea Paolino da Copystudio
Giulia Aloisio ed Elisea Paolino hanno svolto il loro tirocinio da Copystudio, agenzia pubblicitaria con sede a Ragusa: «abbiamo scoperto un nuovo approccio alla ricerca progettuale attraverso diverse tecniche di linguaggio visivo, dal digitale alla sperimentazione materica, studiando le diverse componenti che caratterizzano la nascita e lo sviluppo di un marchio». Di comunicazione visiva si sono occupate anche Monica Montesano da Industria01 e Virginia Boncoraglio da Ideology.
Illustrazione su tessuto di Monica Montesano per Isola Bella Gioielli. Tirocinio presso Industria01
Frame di video realizzati da Simona Spadoni per la comunicazione dei prodotti Desine
Il design del prodotto è stato al centro delle esperienze di Simona Spadoni da Desine, brand di complementi d’arredo, di Ada Gallo da Lenzo Rappresentanze e di Giuseppe Franceschino e Daniele Gorgone da Franceschino Design, centro di lavorazione dei tessuti e di produzione di imbottiti: «abbiamo avuto la possibilità di sperimentare e l’abbiamo colta al volo: abbiamo pensato di restaurare alcuni vecchi modelli di sedute, osando un salto estetico-temporale e immaginando come dal concetto di “banale” di cui parlava Alessandro Mendini possa scaturire il redesign o il controdesign, dando luogo a visioni inedite».
Daniele Gorgone e Giuseppe Franceschino: reinvenzione di una seduta.
Tirocinio presso Franceschino Design
Da Kaiman Arredi Martin Bonanno ha curato l’immagine coordinata per un locale di prossima apertura, oltre a seguire giorno per giorno lo sviluppo degli altri progetti portati avanti dall’azienda. Da Sicilia Intarsi Bruno Bonnici ed Elisabetta Laviano hanno potuto applicare le competenze acquisite ad ABADIR nel campo della modellazione digitale alla lavorazione artigianale del legno.
Render di divisori per ambienti da realizzare a taglio laser e catalogo del progetto.
A cura di Elisabetta Laviano per Sicilia Intarsi
Presso lo studio di Architettura e Design di Anna Polisano, Paola Maccarrone si è misurata con le sfide che ogni professionista si trova quotidianamente ad affrontare: «in accademia abbiamo l’abitudine di lavorare ad un progetto per mesi e mesi, mentre durante il tirocinio mi sono ritrovata a dover fare molto in poco tempo, ma con ottimi risultati». Anche Manuela Vacanti e Diletta Maria Di Miceli si sono dedicate alla progettazione dello spazio: lo hanno fatto rispettivamente da Balla | Calvagna Architettura e Paesaggio e da Studio Castellana.
Una lampada, ma anche uno svuotatasche e una borsa a rete. Progetto di Sara Fresta per KWG
Lo studio KWG porta avanti da alcuni anni, in collaborazione coi tirocinanti dell’Accademia, un progetto sul vocabolario siciliano in cui sostantivi tipici del dialetto vengono tradotti in prodotti o elaborati grafici. Rosaria Fresta ha scelto i termini “lampara” e “magghia” e, dopo varie ricerche sulle reti dei pescatori e sui tipici lumi che ospitano sulle proprie barche durante la pesca notturna, ha progettato una lampada multifunzione.
Vincenzo Costa e Simone Karim Romeo Ben Salem hanno collaborato con Soul Design Creative Studio: Vincenzo si è occupato di branding e identità visiva, mentre Simone di fotografia, realizzando contenuti per diverse piattaforme digitali. Paola Morvillo si è occupata di graphic design da Studioprod, mettendo alla prova la propria conoscenza dei vari software di progettazione. Sullaluna, agenzia di produzione video specializzata in motion graphics, videomapping e video corporate, ha ospitato invece Cristina Barnabà. Giulia Zappalà ha curato i social media di Etnatost, azienda produttrice di frutta secca e legumi, e progettato un ricettario che sarà distribuito sia in formato ebook che in formato cartaceo.
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