Le città ospitano un tessuto linguistico multiforme composto da testi, parole e nomi che, dall’antichità fino ai giorni nostri, si disseminano nel suo ambiente urbano. Parole monumentali incise nella pietra convivono con messaggi effimeri contemporanei scritti su muri e altre superfici, generando un paesaggio grafico che può essere inteso come un luogo di sedimentazione, un itinerario in cui storie complesse si intrecciano con il presente e possono essere osservate da diverse angolazioni.
Prendendo spunto dalla ricerca svolta per il Museo MACRO di Roma culminata nella mostra ALL CAPITALS, la graphic designer svizzera Julia Born ci ha guidati nell’esplorazione della scrittura come mezzo di espressione, a partire dall’analisi della sua relazione con lo strumento con cui si scrive, in grado di influenzare il tipo di messaggio, il senso, la durata, l’impatto fisico nel contesto e numerose altre variabili.
Abbiamo osservato la città di Palermo concependola come un paesaggio grafico e visivo multiforme composto da testi, parole, disegni e altri tipi di messaggi che si stratificano e si sovrappongono creando un palinsesto comunicativo fittissimo, per realizzare dei poster ispirati alla nostra ricerca visiva.
Durante il laboratorio abbiamo fatto tappa a Palazzo Chiaramonte (detto Steri), uno dei luoghi cardine del progetto GAP – Graffiti Art in Prison, che ospita le carceri seicentesche dell’Inquisizione Spagnola, costellate dalle testimonianze grafiche e calligrafiche dei prigionieri.
Photo credits: Roberto Boccaccino
JULIA BORN
graphic designer
Julia Born vive e lavora a Zurigo.
Dopo aver completato gli studi alla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam nel 2000, ha lavorato a vari progetti tra la Svizzera, Amsterdam e Berlino. Il suo lavoro, sviluppato dialogando con istituzioni, curatori e artisti, si concentra sul design editoriale e include pubblicazioni, identità visive, allestimenti e altre tipologie di progetti.
Oltre ai lavori su commissione, collabora a progetti di ricerca con altri designer e artisti, che ruotano tutti intorno al concetto di linguaggio e di rappresentazione.
Ha collaborato con una grande varietà di istituzioni culturali, come lo Stedelijk Museum e la Rijksakademie di Amsterdam, la Kunsthalle Basel, l’ICA Miami, il Guggenheim di New York, l’Hamburger Bahnhof, l’HKW e il Brücke-Museum a Berlino e Documenta 14 a Kassel e Atene.
È docente all’Accademia Gerrit Rietvel di Amsterdam, all’ECAL de Lausanne ed è visiting lecturer in altri istituti internazionali di arte e design, come Yale School of Arts, RISD – Rhode Island School of Design, Università of Seoul.
Nel 2021 ha ricevuto lo Swiss Grand Award for Design promosso dall’Ufficio Federale per la Cultura Svizzera.
Nel 2022 ha inaugurato la mostra All Capitals al MACRO di Roma, in cui esplora la relazione tra linguaggio, potere e spazio pubblico, attraversando ere, stili, tecniche e ideologie.